Biglietti per il Museo del Tesoro di San Gennaro
Ufficialmente, si chiama cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, ma per tutti, da sempre, è semplicemente “il Duomo”. Si tratta di una delle chiese più importanti della città di Napoli, anche perché ospita il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, a cui i napoletani sono, com’è noto, assai devoti.
Il Duomo di Napoli è la sede dell’arcidiocesi, ha una storia complicata e quasi millenaria e presenta una caratteristica molto particolare: ospita infatti al suo interno altri due edifici religiosi, che sono incorporati nella struttura della cattedrale e ne costituiscono due cappelle laterali: la basilica di Santa Restituta, con l'antico Battistero di San Giovanni, e la cappella del Tesoro di san Gennaro, dove sono conservate le reliquie dell’amato patrono della città.
Per tutte queste ragioni, oltre che per la sua indiscussa bellezza, non puoi davvero perderti la visita del Duomo di Napoli: ecco tutto quello che dovresti sapere prima di entrare in questa cattedrale così maestosa e singolare.
Breve storia del Duomo di Napoli
La costruzione del Duomo vero e proprio ebbe inizio nel XIII Secolo, durante la dominazione angioina, ma già da diversi secoli erano presenti in questo luogo diversi edifici religiosi, come la basilica di Santa Restituta e un’altra chiesa paleocristiana nota come basilica Stefania, sorta a sua volta sulle rovine di un tempio di epoca romana probabilmente dedicato al dio Apollo.
La costruzione della nuova cattedrale di Napoli fu voluta dal re Carlo II d'Angiò, che ne affidò la realizzazione ad architetti francesi e italiani, come Giovanni e Nicola Pisano. La cattedrale fu ultimata durante il regno di suo figlio Roberto e nel 1314 fu dedicata all'Assunta con una cerimonia solenne.
Nel corso dei secoli, il duomo di Napoli ha vissuto molte peripezie, inclusi crolli, bombardamenti, terremoti e rifacimenti in tanti stili diversi. Gli interni, l’abside e soprattutto la facciata sono stati modificati o rifatti varie volte, prima in stile gotico, poi con interventi di gusto barocco e infine nell’attuale stile neogotico, a opera di Enrico Alvino. Nel 1497, per ospitare le reliquie di San Gennaro appena rientrate in città, il Cardinale Oliviero Carafa decise di aggiungere una cripta, la cappella del Succorpo, con decorazioni di Tommaso Malvito. Ulteriori restauri sono stati necessari dopo i bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale.
Curiosità: nello slargo davanti alla primitiva basilica paleocristiana era presente una grande statua equestre in bronzo, che si diceva essere stata scolpita da Virgilio in persona con un incantesimo. Secondo la tradizione popolare, la statua era dotata di proprietà taumaturgiche ed era in grado di guarire per magia i cavalli malati. Nel tentativo di porre fine alla superstizione, la scultura fu rimossa nel 1332 per volontà del cardinale Filomarino, che la fece fondere per realizzare le campane della nuova cattedrale.
Cosa vedere all'interno del Duomo di Napoli
La cattedrale napoletana ha una pianta a croce latina con tre navate e diverse cappelle laterali. La navata centrale, lunga circa 100 metri e alta 35, presenta un bellissimo soffitto a cassettoni con dipinti del ‘600. Sulle pareti della navata potrai ammirare altre tele di pregio, a cominciare dalle opere di Luca Giordano raffiguranti Apostoli, Dottori della Chiesa e i Santi patroni di Napoli.
Sulla controfacciata si trovano le tombe di alcuni regnanti della dinastia angioina, come Carlo I di Napoli, e Carlo Martello, mentre il transetto ospita sepolture, bassorilievi e sculture di varie epoche. L’altare maggiore è decorato con bassorilievi e ospita reliquie di santi.
Basilica di Santa Restituta
Percorrendo la navata sinistra, dopo la terza cappella, ti troverai di fronte la più antica basilica paleocristiana di Napoli, che risale al IV secolo e che è stata successivamente inglobata nel Duomo di Napoli. Si tratta della basilica di Santa Restituta in cui sono conservate sculture trecentesche e opere di Luca Giordano. Dalla basilica si accede inoltre al battistero di San Giovanni in Fonte, che secondo alcune fonti sarebbe stato fatto costruire dall’imperatore Costantino.
Cappella del Tesoro di San Gennaro
Lungo la navata destra del duomo si apre invece la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, con pianta a croce greca, che custodisce le reliquie di San Gennaro (alcune ossa e due ampolle che contengono quello che viene ritenuto sangue del santo protettore della città). La cappella fu realizzata dall’architetto Francesco Grimaldi in seguito al voto fatto dai partenopei al loro patrono durante la terribile pestilenza del 1526.
Cappella Capece Minutolo
Questa meravigliosa cappella gotico-angioina è una delle più importanti della chiesa. Fermati ad ammirare il trittico trecentesco e il favoloso pavimento a mosaico: resterai a bocca aperta.
Museo del Tesoro
Il Museo del Tesoro di San Gennaro si trova accanto al Duomo e ospita paramenti sacri e altri oggetti appartenuti, secondo la tradizione, al patrono di Napoli. All’interno del museo potrai ammirare anche arredi sacri e opere d’arte.
Ma il vero capolavoro del museo è la Mitra gemmata di San Gennaro, uno degli oggetti d’arte più preziosi al mondo. Il copricapo è infatti tempestato da 3.694 pietre preziose: 198 smeraldi, 168 rubini e, 3.328 diamanti, montati a comporre un disegno di fiori e foglie.
Curiosità: l’audioguida del museo è stata realizzata con le voci e la musica di famosi attori, musicisti e scrittori napoletani, come Toni Servillo, Maurizio de Giovanni, Pietra Montercorvino, ed Eugenio Bennato. È disponibile in diverse lingue, incluso il napoletano.
Il miracolo del sangue di San Gennaro
San Gennaro, patrono della città chiamato confidenzialmente dai napoletani "faccia ‘ngialluta" (faccia gialla, per il colore del busto d'oro del santo che viene portato in processione) era un vescovo beneventano vissuto tra il II e il III secolo. Secondo la tradizione, al momento del suo martirio per decapitazione una pia donna di nome Eusebia raccolse il sangue di San Gennaro in due ampolle, che oggi sono conservate nella cassaforte dietro l'altare della cappella del Tesoro. Tre volte l'anno, nel corso di una solenne cerimonia, l’arcivescovo di Napoli le agita fino a ottenere la liquefazione del sangue, davanti a una immensa folla di fedeli, autorità cittadine e donne ritenute le discendenti di Eusebia, che intonano canti per favorire il prodigio. La Chiesa cattolica non ha mai riconosciuto il fenomeno come miracoloso, ma ne approva la venerazione popolare.
Curiosità: una delle due ampolle è riempita quasi per intero, mentre l'altra è quasi vuota, perché re Carlo di Borbone, una volta divenuto re di Spagna, portò via con sé una parte del contenuto.
Lo scioglimento del sangue di San Gennaro è considerato dai napoletani di buon auspicio, mentre la mancata liquefazione viene vista come il presagio di eventi terribili. Secondo la credenza popolare, “faccia gialla” salvò la città di Napoli anche dall'eruzione del Vesuvio del 1631, quando la colata di lava si arrestò proprio di fronte alle sue reliquie portate in processione sul vulcano.
Il "miracolo della liquefazione" avviene il 19 settembre, il sabato precedente la prima domenica di maggio e il 16 dicembre. Se hai intenzione di assistere al rito della liquefazione del sangue, preparati a fronteggiare una immensa folla di fedeli, curiosi e turisti. Ti consigliamo, in questo caso, di armarti di pazienza e di alzarti molto presto al mattino per riuscire a trovare posto nel Duomo.
Biglietti e orari del Duomo di Napoli
L’ingresso alla chiesa è gratuito, è disponibile un’audioguida per la Cappella di San Gennaro al costo di 4 euro a persona.
Orari di apertura: dal lunedì al sabato ore 8:30 - 13:30 e 14:30 - 19:30; domenica ore 8:00 - 13:00 / 16:30 - 19:30
Per il Museo del Tesoro di San Gennaro è necessario acquistare il biglietto.
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:30 (ultimo ingresso 17:30).
Biglietti: Intero € 10, Ridotto € 7 (over 65 e accompagnatore disabili), gratuito (under 12 e disabili). Audioguida inclusa.
Si possono infine prenotare visite guidate al Tesoro (anche in napoletano!) al costo di 20 euro a persona, oppure biglietti combinati con il Museo Filangieri.
Come raggiungere il Duomo di Napoli
La cattedrale di Santa Maria Assunta si trova in Via Duomo 147, nel centro storico della città. Puoi raggiungerla facilmente con la linea 1 della metropolitana, scendendo alle fermate di Museo, Dante o Piazza Cavour (che si trova anche sulla linea 2). Il Duomo si trova a poca distanza da molti altri siti importanti della città, come la Cappella Sansevero, il chiostro di Santa Chiara e il Palazzo Reale.
FAQ - Domande frequenti
Quanto costa visitare il Duomo di Napoli?
La visita del Duomo di Napoli è gratuita. È disponibile un’audioguida a pagamento per la Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Come si chiama la chiesa di San Gennaro a Napoli?
Il Duomo di Napoli, che custodisce il sangue di San Gennaro, si chiama Cattedrale di Santa Maria Assunta
In quale chiesa si trova il sangue di San Gennaro?
Le reliquie di San Gennaro, incluse le ampolle che secondo la tradizione contengono il sangue che si scioglie tre volte l’anno, sono custodite nel Duomo di Napoli, all’interno della Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Dove mangiare nelle vicinanze del Duomo di Napoli?
Il Duomo di Napoli si trova nel cuore della città, dove avrai l’imbarazzo della scelta tra pizzerie, ristoranti, trattorie e street food. Qui troverai l’elenco delle migliori pizzerie di Napoli.